Massima attenzione a questo animaletto, che spesso incontriamo per strada e durante le nostre passeggiate all’aperto: è letale
Siamo finalmente in estate, la stagione più bella perché le sue temperature ci permettono di rilassarci al mare e in montagna, di goderci dei bagni incredibili nelle acque più cristalline della penisola e di ammirare meravigliosi panorami dalle vette alpine e appenniniche che abbiamo appena scalato. Insomma, d’estate è proprio impossibile stare a casa! Se amate i prati e la natura, fate attenzione a questo animaletto.
Se pensiamo agli animali più pericolosi al mondo, inevitabilmente nella nostra testa si paleseranno leoni, coccodrilli o altre bestie di questo tipo, grosse e imponenti. In realtà, però, non è del tutto vero poiché, sebbene sia indiscutibile che questi animali siano pericolosi, i peggiori e più letali sono in realtà minuscoli: pensiamo ai virus e alle loro tremende potenzialità, pur con le loro ridotte dimensioni. Ecco quindi l’animale più letale al mondo: ebbene sì, è una lumaca.
La lumaca d’acqua dolce: 20mila decessi in un anno
Piccola, dolce e quasi tenera: la lumaca che vi stiamo mostrando in queste fotografie sembra tutt’altro che letale. Con la sua proverbiale lentezza, se ne esce quando piove e c’è umidità, per poi rintanarsi nei giorni più caldi e secchi. In realtà, però, la lumaca d’acqua dolce è la quarta nella classifica degli animali più letali al mondo e, nel 2022, ha ucciso 20mila persone.
Secondo Susanne Sokolow della Stanford University, questi animali sono parassiti pericolosissimi poiché ospitano i batteri responsabili della schistosomiasi, malattia infettiva molto diffusa in Estremo Oriente, in America Meridionale e in Africa: si trasmette nelle acque che contengono le larve, le quali si attaccano alla cute, la penetrano e tramite i vasi capillari raggiungono gli organi di tutto il corpo.
Tali parassiti, riescono ad entrare nel corpo della lumaca dolce e qui vi si moltiplicano in maniera incredibile: quando poi il mollusco è completamente contagiato, abbandonano l’animale per cercarne altri. Il processo che vi abbiamo appena spiegato è velocissimo e avviene nel giro di 48 ore: non appena il parassita trova un altro ospite, continua a riprodursi e viene diffuso nell’ambiente mediante le sue urine e le sue feci. Massima attenzione, quindi, se avete in programma un viaggio in uno di questi paesi che vi abbiamo detto: state lontani dall’acqua!