Molto frequenti soprattutto nelle persone dai 50 anni in su, i crampi notturni così fastidiosi possono avere una causa specifica
Contrazioni muscolari involontarie spesso dolorose, i crampi sono un fenomeno che può capitare a tutti, a qualsiasi età. Se seguiamo il calcio, li riconosciamo nei calciatori che si buttano a terra stringendosi solamente il polpaccio, uno dei muscoli più coinvolti in questo fenomeno: in tal caso, la causa può essere lo sforzo fisico, la disidratazione o la mancanza di elettroliti come calcio, potassio o magnesio. Se accadono di notte, però, ecco cosa può scatenarli.
Solitamente, quando accadono di notte, i crampi prendono il polpaccio o il piede, causando sia un intenso dolore che un inevitabile risveglio. Se però coinvolgono anche il petto e le braccia, probabilmente la causa è da ricercare nel sistema nervoso. Sebbene in alcuni casi la situazione si risolva con una maggiore idratazione, dello stretching prima e dopo ogni attività fisica e l’integrazione con sali minerali e vitamina D, ecco quale può essere la causa de crampi notturni e quale la risoluzione.
Crampi notturni, tutte le possibili cause
Quando accadono di notte, i crampi possono essere relazionati a uno stress intenso compiuto durante la giornata, così come a un affaticamento fisico superiore a quanto si è abituati. Se però non è così, allora si devono indagare altre motivazioni come ad esempio l’aterosclerosi periferica, cioè un dolore descritto come crampo muscolare che si presenta ad intermittenza, la trombosi venosa, la presenza di varici e anche la flebite, cioè l’infiammazione di una vena superficiale, che causa un coagulo di sangue chiamato trombo che ne occlude l’interno.
Tra le cause più comuni dei crampi muscolari notturni c’è l’alcolismo e la sindrome delle gambe senza riposo, un disturbo che si caratterizza per la necessità di dover sempre muovere gli arti inferiori o superiori, altrimenti si ha fastidio e formicolio anche intenso. Più rare, invece, le cause di anemia, cioè scarso ferro nel sangue, celiachia e chetoacidosi diabetica, cioè una complicanza del diabete che si caratterizza per iperglicemia, iperchetonemia ed acidosi.
Tra le cause dei crampi notturni possono però anche esserci l’ipotiroidismo, cioè una ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea così come l’insufficienza renale, il morbo di Parkinson e la pancreatite. Da citare anche la Sindrome di Fanconi, una condizione patologica che si caratterizza per dei difetti nel riassorbimento tubolare.