La prima regola per essere amati e per amare è quella di avere rispetto e amore verso sé stessi: ecco perché
Molte persone non riescono a trovare l’anima gemella o comunque a portare avanti relazione in cui credono di stare bene. Speso capita di essere lasciati in sospeso, di non costituire prima scelta per gli altri, di non essere compresi e di restare soli.
Anche costruendo un rapporto di amicizia o di amore si ha sempre la sensazione di fare troppo o almeno di più rispetto all’altra persona. Ci si sente, poi, inadeguati, privi di attenzioni, non giustamente gratificati. Il problema di tutto questo potrebbe trovare una risposta proprio nel modo in cui ci si guarda allo specchio.
La concezione di sé è importante per poter amare
Ci si chiede costantemente dove si sbaglia, come facciano gli altri ad avere relazioni stabili, durature e interessanti. Da dove provenga quella sicurezza che sembra fuoriuscire da ogni poro. Anche se si sta passando un periodo di miglioramenti sembra che alcuni aspetti della vita fatichino a concretizzarsi. Questo potrebbe derivare da anni e anni di bassa autostima che non ha fatto altro che cristallizzare la propria personalità, senza riuscire a sviluppare quegli strumenti in grado di poter gettare le basi per relazioni durature, soprattutto di tipo amoroso.
Pensieri negativi sulla propria persona, come ad esempio, il credere di non essere adeguati comporta una certa goffaggine, arretratezza negli atteggiamenti che potrebbe far perder attenzione da parte dell’altro. E, se è vero che ognuno ha i suoi tempi, sforare di 10, 15 anni non è proprio la condizione che fa stare bene.
Nessuna relazione a 30 anni, ad esempio, nonostante il forte desiderio, forse sarebbe il caso di smettere di farsi delle domande (che evidente non trovano la giusta risposta) e agire una volta per tutte. C’è anche chi si è auto convinto di essere perfetto e che, in realtà, sia il mondo ad essere sbagliato. Avere una concezione negativa sugli altri, si dia il caso, essere solo una mera chimera per nascondere la realtà dei fatti.
Bisogna agire con delle mosse volte a migliorare sé stessi e nel rapporto con il prossimo. Innanzitutto bisogna amare. Chi? La propria persona. Se in primis non ci si ama, come si può pretendere di essere considerati da altre persone? Come si può iniziare? Basta mentire.
Per stare bene non bisogna essere per forza gentili, accondiscendenti, a tutti i costi portare avanti relazioni o conoscenze per fare numero. Ci sono persone che non sono interessate alla nostra personalità o, viceversa, si potrebbe non nutrire interesse verso quella specifica persona. Che cosa fare allora? Selezionare. Meglio parlare apertamente o distaccarsi da rapporti inconcludenti.
Quest’ultimo modo di agire descritto deve essere volto a concentrare le emozioni sulla propria persona così da potersi rafforzare, imparare ad amarsi e amare gli altri senza ipocrisie. Il numero non conta, semmai la cosa fondamentale è la sostanza. Contare anche su poche persone nei momenti difficili e condividere quelli belli nella massima intensità.