Esistono tante celebrazioni nel nostro paese che hanno una matrice religiosa. Forse non sapete che una ha come protagonisti i serpenti
L’Italia è un paese con innumerevoli peculiarità, che lo renderlo straordinario, diremmo unico al mondo. Ci sono tanti motivi per cui siamo diventati un simbolo per tutti i turisti che decidono e desiderano intraprendere un viaggio tra i territori inesplorati della nostra nazione. Una delle caratteristiche che contraddistingue la storia italiana è che abbiamo un patrimonio artistico e culturale che vanta delle origini molto antiche ed ha un valore inestimabile.
Oltre a questo, anche gli italiani conservano una grande varietà di tradizioni che risalgono a moltissimi anni fa, se non secoli, a cui nel bene o nel male tutti si sono affezionati e che hanno mantenuto nel tempo.
Tutt’ora è molto difficile sradicare tanti usi e costumi che fanno parte della nostra storia e che ci rendono quello che siamo. Tra questi usi che conserviamo, non si può non menzionare le feste religiose. Sono tante, ed ogni regione ha le sue. Anche nel privato, per esempio, si festeggiano gli onomastici, nel giorno dove le persone onorano il nome del Santo da cui hanno preso il proprio nome. Ma ce ne sono anche alcune che sono molto curiose.
Come abbiamo accennato, il nostro paese è pieno di feste religiose. Ogni regione, ogni città, ogni paese, in un giorno segnato sul calendario, rende onore ad un Santo protettore del posto. Di solito, quando sta per arrivare la data prefissata, tutta la popolazione si prepara al meglio per organizzare la festa e ciascuno ha il suo compito.
Quindi, ecco che entrano in scena costumi, colori, festoni, abiti e cibi particolari. Spesso si officia la messa e dopo, per rendere onore al Santo e si preparano delle lunghe processioni di persone che si mettono in fila magari con delle fiaccole o dei segni particolari e attraversano tutta la cittadina o il paese, facendo delle piccole soste o delle preghiere.
Ma c’è una festa in particolare che è molto caratteristica. In Abruzzo, nei pressi di Chieti, prima che inizi la primavera, viene scelto un serpente non pericoloso per gli uomini e viene tenuto chiuso dentro una cassa per onorare il Santo Domenico che allontana i pericoli naturali. Questo viene poi unito ad altre serpi, che insieme, sono fatte vedere alle persone che le sfiorano per superare il loro timore. Alla fine della ricorrenza le serpi ritornano in libertà.