Vi siete mai chiesti perché passiamo ore a fissare uno smartphone, in compagnia di video senza senso? Ecco la spiegazione
Vi siete mai chiesti perché passiamo il nostro tempo assorti davanti ad uno smartphone, fissando video senza senso? Siamo abituati a guardare reel di bottiglie che rotolano sulle scale e si rompono, vernice mescolata, sapone sciolto, cucchiai che ruotano in pentole stracolme e torte tagliate. Immagini in movimento che non significano assolutamente nulla, eppure passiamo ore ad osservarle. Tutte queste azioni, apparentemente, senza senso, hanno una proprietà comune, che non fa male all’essere umano, anzi, ne rimarrete shockati.
Su TikTok e Instagram, questi video, detengono l’hashtag #satisfying, cioè? Satisfying, per chi non sapesse l’inglese, significa letteralmente “soddisfacendo”, perché ci danno la sensazione di essere soddisfatti, in qualche modo ci calmano, ci danno proprio la soddisfazione che ci manca durante il resto della giornata. Non è una legge scientifica, quindi non rilascia questo effetto a tutte le persone, ma ad una gran parte.
La categoria di video che stiamo trattando, ci lascia quasi stregati, ipnotizzati e impegnati a guardare qualcosa che non ha un vero e proprio significato, non ha dietrologie, non ci spiega nulla, eppure ne siamo affascinati. È surreale concepire l’idea che questi filmati ci rilasciano sostanze, come dopamina e serotonina, che ci fanno provare benessere.
Insomma la maggior parte di noi conduce una vita dedita al lavoro, alla famiglia, alle relazioni, al relax e al divertimento, convinti che il benessere si trova proprio tra queste interazioni. Altre persone sono alla continua ricerca di benessere, sentendosi sempre insoddisfatti; quindi, com’è possibile che questi filmati possano rilasciare sostante che provocano tutto ciò?
La risposta è che non tanto l’oggetto è capace di provocare queste sensazioni, ma vedere qualcosa che stimola i nostri neuroni, come ha spiegato il neuropsicologo, docente di Scienze Umane all’Università Statale di Milano e Presidente dell’Associazione Assomensana, Giuseppe Ianoccari, che opera nel campo della ricerca anti-aging cerebrale e delle sue applicazioni, organizzando anche corsi di Ginnastica Mentale con enti pubblici e privati. Inoltre, l’organizzazione sviluppa attività culturali, di ricerca, di formazione, editoriali e commerciali.
Ma la domanda che ci poniamo è perché guardiamo i video satisfying? Perché i video presentano un doppio canale: visivo e uditivo. Entrambi sono capaci di stimolare alcuni centri del nostro cervello, riproponendo forme appartenenti alla fisica. Utilizzando come esempio le bottiglie o i barattoli che rotolano sulle scale, riprendono azioni, che provano regole della fisica, seppur a noi conosciute.
Le domande non sono finite qui: che benefici ci regalano e in che modo? Rimane davvero bizzarro da ammettere, ma dobbiamo affrontare la realtà: questi video ci ipnotizzano, riducendo le forme di stress. Osservare persone che eseguono una qualsiasi azione, ci incuriosisce e attiva i neuroni a specchio, come se stessimo noi facendo qualcosa. La mente umana è davvero irragionevole e folle, a volte.
Come abbiamo già detto, i reel di cui siamo dipendenti, rilasciano dopamina e serotonina, ma non solo, anche l’acetilcolina, seppur in quantità minore. Queste sostanze riescono a far concentrare la persona su ciò che sta guardando, continuando a farlo e dandole soddisfazione. Tuttavia, ad un certo punto e fortunatamente, lo stimolo esaurisce e dopo il primo momento di euforia, sentiamo il bisogno di cercare un altro video simile per rivivere la stessa sensazione. È quasi una dipendenza! L’eccitazione iniziale dura sui 40 secondi, prima che diminuisca. Motivo per cui sono stati creati, in quantità elevate, reel #satisfying di pochi minuti o secondi, assecondando la richiesta del pubblico.
Questo succede perché le nuove generazioni hanno meno stimoli, mentre quella dei cosiddetti boomer si trovava a giocare nei parchi e nelle piazze. Ora non succede più, i ragazzini sono abituati a frequentare i social network, guardando video satisfying, poiché hanno meno possibilità di sfogare energie. Si stima che la maggior parte di questa generazione apprezzi la tipologia di video in questione, eppure ci sono persone risultate indifferenti, o addirittura, insofferenti.
Di solito, chi ha bisogno di alleviare lo stress o è una persona sensibile e introspettiva ha bisogno di stimoli, che vengono innescati grazie ai video. In qualche caso, interviene l’effetto placebo, pensando di essere disposti ad abbandonarsi ai reel satisfying. E a voi piacciono i reel satisfying? Siete dei produttori o gli stregati di questi video?