Scoperta terrificante quella fatta in merito all’igiene e alla sicurezza degli zaini dei rider: sono pieni di batteri. Ecco cosa si rischia
Oggi come oggi, quello del rider è sicuramente uno dei lavori più richiesti. Si tratta di tutte quelle persone che, a bordo di una bicicletta, di un motorino o di un monopattino, sfrecciano tra le vie cittadine per portare a casa dei propri clienti ciò che hanno chiesto. Può trattarsi di cibo o anche di beni di prima necessità e, solitamente, ogni rider dipende da una specifica piattaforma, tramite la cui app le persone ordinano ciò di cui hanno bisogno.
Al di là della questione della sicurezza di questo tipo di lavoro, oltre a quelle legate proprio alla riflessione sulla società in cui viviamo e sulla normalizzazione del lavoro sottopagato come spesso è quello del rider, c’è poi una questione legata all’igiene di ciò che viene trasportato all’interno di quegli zaini. Un recente studio ha infatti fatto una scoperta sconcertante.
A far svolgere questi studi è stata la rivista enogastronomica Gambero Rosso, la quale ha commissionato al laboratorio SiLa di Roma l’analisi di uno dei contenitori usati dai rider le per consegne. Pur avendo normative molto stringenti, in realtà sul fondo e sulle pareti del box sono state riscontrate 200 colonie di batteri: nonostante gli operatori, tra i cui i rider, debbano obbligatoriamente seguire dei corsi sull’igiene e la sicurezza degli alimenti, in mancanza di controlli le cose cambiano.
Secondo il contratto dei rider, questi dovrebbero occuparsi di mantenere il contenitore pulito e, alla fine di ogni giornata, dovrebbero pulirlo con acqua e sapone disinfettante. Con gli stipendi ridotti all’osso e gli orari sempre più proibitivi, però, queste buone abitudini nonché norme vengono completamente disattese, anche perché la spesa per i detergenti sarebbe completamente sulle spalle dei rider.
Anche secondo degli studi eseguiti dalla Asl di Torno l’imballaggio degli alimenti è mal eseguito e c’è il rischio di contaminazione degli alimenti all’interno del box termico. Molti cibi, inoltre, non vengono trasportati a una temperatura conforme alla legge né in condizioni igienico-sanitarie accettabili. Secondo alcune ricerche, poi, molti ristoratori che si appoggiano ai rider non conoscono le regole base dell’igiene: cibi caldi e cibi freddi vengono imballati insieme, così come sushi e ravioli caldi o hamburger e tartare. Insomma: d’ora in poi, quando penserete di ordinarvi qualcosa a casa, ci penserete due volte.