L’ansia colpisce milioni di persone: ecco cinque trucchi per combatterla ed evitare che possa degenerare in forme gravi
Capita a tutti noi di essere ansiosi. Ci sono dei periodi dell’anno, soprattutto influenzati da determinate scadenze e da determinati appuntamenti, in cui siamo tesi come una corda di violino. Insomma, non ci si deve allarmare a prescindere. Lo si deve fare quando l’ansia diventa patologica e abbassa la qualità della nostra vita. Ecco cinque trucchi per vivere meglio.
L’ansia patologica, infatti, può sfociare anche in reazioni visibili e violente come gli attacchi di panico. Si tratta della patologia psichiatrica più comune nel nostro Paese, con 8,5 milioni di italiani che almeno una volta nella vita hanno sofferto di disturbi d’ansia. Peraltro, i tempi che viviamo, sempre più frenetici e caotici, non aiutano a vivere in maniera più serena.
L’ansia può dunque degenerare in fobie, preoccupazioni catastrofiche e attacchi di panico. E non è sempre necessario che siano giustificati. Purtroppo, quando si entra nel vortice, la logica spesso viene meno. Per questo, come facciamo sempre quando parliamo di salute, medicina e benessere, vi consigliamo sempre di affidarvi a professionisti del settore. Diffidate dei ciarlatani che vogliono solo spillarvi soldi e non seguite cure fai-da-te, che rischiano solo di peggiorare la situazione.
Cinque trucchi per calmare l’ansia
Anche questi cinque trucchi di cui vi parliamo oggi sono ovviamente tra quelli suggeriti da psicologi, psichiatri ed esperti della mente, non di certo frutto delle nostre elucubrazioni mentali. Partiamo con il primo: un recentissimo studio dell’Università di Stanford, pubblicato su Science, ci parla di quanto sia importante controllare la respirazione.
Il ritmo della respirazione, infatti, influenza lo stato della mente e il generale livello di vigilanza del nostro cervello. L’eccessiva anidride carbonica annebbia la nostra mente: possiamo migliorarla per esempio con tecniche yoga, molto utili per rilassarsi.
La meditazione può aiutare a scacciare i pensieri che opprimono e focalizzarsi sul presente: ecco il secondo consiglio. La bontà di questa via è stata certificata anche dall’Università di Waterloo (Canada) è dall’Università di Harvard a Cambridge (USA). Ancora, l’ansia spesso è associata alle palpitazioni, per cui, controllare il ritmo cardiaco è il terzo consiglio che vi diamo. Essere preparati a reazioni avverse, infatti, può aiutarci a saperci calmare da soli.
Infine, gli ultimi due consigli, più di stampo medico. Bisogna utilizzare i farmaci giusti e solo su indicazione di un medico. In generale esistono infatti molti rimedi naturali (anche di tipo esclusivamente alimentare) che possono aiutarci. Collegato a quest’ultimo tema, infine, il discorso relativo agli antidepressivi: anche in questo caso, usiamoli solo per le forme croniche e solo se prescritti da uno psichiatra. E, soprattutto, ricordiamoci che non agiscono istantaneamente, ma che serve sempre del tempo e, soprattutto, la nostra collaborazione nel ricercare il benessere.