Aria condizionata, è obbligatorio sul posto di lavoro? Quello che devi sapere

L’aria condizionata è un obbligo sul posto di lavoro? La legge, in merito, è molto chiara: cerchiamo di dissolvere tutti i dubbi.

Lavorare durante l’estate non è affatto semplice dato che le temperature, a qualsiasi ora del giorno, non lasciano tregua. Per questo motivo, il ricorso all’uso dell’aria condizionata può sembrare obbligatorio ma è davvero così?

Aria condizionata obbligatoria sul lavoro
Cosa devi sapere sull’aria condizionata a lavoro – Oltreradio.it

Sono tanti i lavoratori che si chiedono se ci sia una sorta di obbligo utile alla presenza dell’aria condizionata in ufficio. Inoltre, ci si interroga pure sulle regole che toccano la temperatura e la manutenzione dell’apparecchio stesso.

Questo argomento non è marginale dato che rientra nelle regole di sicurezza sul lavoro che troviamo all’interno del Testo unico, Decreto legislativo numero 81 del 2008. A questo punto, entriamo nei dettagli per provare a dissolvere ogni tipo di dubbio in merito a questo argomento.

Aria condizionata obbligatoria a lavoro? Ecco come stanno le cose

Ogni datore di lavoro deve garantire ai propri lavoratori un ambiente che sia legato a tutte le condizioni necessarie per svolgere adeguatamente la propria professione e senza rischiare la vita. Qualora mancassero tali condizioni, il lavoratore potrebbe rifiutarsi di svolgere il proprio ruolo mantenendo il diritto allo stipendio.

Le condizioni per avere l'aria condizionata a lavoro
Cosa dice la legge sull’uso e la presenza del condizionatore a lavoro – Oltreradio.it

Questo porta a dire che l’aria condizionata è obbligatoria e rientra nella parte del microclima che toccano tutte quelle attività che si svolgono in un luogo chiuso. Qui, infatti, bisogna garantire aria salubre in una quantità importante e che tenga conto dell’attività di riferimento e dei possibili sforzi fisici dei lavoratori.

Nel caso in cui non si potesse assicurare aria salubre a sufficienza allora bisogna intervenire tramite sistemi di areazione e climatizzazione. Questo obbligo deve essere preso in considerazione in base al proprio luogo di lavoro e deve scattare nel momento in cui un’apertura delle finestre non risultasse sufficiente ad evitare lo stress termico.

Passando alla temperatura giusta, per evitare qualsiasi problema, dobbiamo fare ricorso al Decreto del Presidente della Repubblica numero 74 del 16 aprile 2013. In questo provvedimento è specificato di come sui posti di lavoro bisogna avere una temperatura che non vada sotto i 26 gradi con una tolleranza di 2 unità. In caso di necessità, è possibile scendere solo fino a 24 gradi. Dunque, queste sono le condizioni per gestire al meglio l’aria condizionata a lavoro. Con queste indicazioni, non si avranno più dubbi in merito.

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